BETWEEN ART AND ANTHROPOLOGY. MAKING COMMUNITIES, REINVENTING FUTURES
a cura di CRISTINA ORSATTI
IN OCCASIONE DI WORLD ANTHROPOLOGY DAY 2025
ANTROPOLOGIA PUBBLICA A MILANO E TORINO 20, 21 E 22 FEBBRAIO, UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA
La GALLERIA PREVITALI ARTE CONTEMPORANEA presenta la mostra degli studenti del corso di Antropologia dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti Sironi di Sassari e dell’Accademia di Belle Arti di Brera
INAUGURAZIONE VERNISSAGE: SABATO 22 FEBBRAIO 2025, ORE 18.30
FINISSAGE: SABATO 1 MARZO ORE 18.30
intervengono: Arianna Catania, Jacqueline Ceresoli, Cristina Orsatti
La mostra è suddivisa in sezioni tematiche Tradizione, Identità, Reinvenzione, Memoria, Corpi Negati, Non luoghi, Pseudonia, Distopia, Comunità utopiche propone l’antropologia come pratica di conoscenza esperta nell’analisi dei contesti e delle relazioni, capace di illuminare il presente per interpretarlo e trasformarlo, con la lente dell’arte, la creatività, l’immaginazione.
L’arte apre riflessioni sugli ambiti più dinamici dell’antropologia contemporanea e reinventa nuovi scenari. In mostra troviamo progetti, dipinti, fotografie, video, sculture di studenti italiani e cinesi incentrati sul pubblico, le comunità, la politica. In scena, con un allestimento site-specific, un tavolo di lavoro, dove confrontarsi sul futuro non definito e aperto al cambiamento. Le opere in mostra sovvertono le barriere tra i generi e culture, convenzioni sociali e culturali, contro i pregiudizi e individualismi, l’io narciso per conoscere l’altro.
La mostra si pone l’obiettivo di promuovere la relazioni con gli altri rimanendo se stessi nel processo di cambiamento ambientale, sociale e tecnologico.
Dichiara la curatrice: “Mi interessa la trasformazione sociale, la materialità di arte antropologia che si incontrano attraverso gli oggetti, la pratica, il fare, in una relazione di corrispondenza con il mondo animale e vegetale, senza che debbano essere dominati e controllati. Arte e Antropologia sono discipline che possono aprire lo spazio e nuovi orizzonti di vita presente e futura. Sono intese come pratiche di conoscenza che si incontrano attraverso il fare insieme esplorando, documentando questo mondo e il mondo che vogliamo: e pratiche che trasformano lo spazio tra noi, che lo animano e che fanno spazio. Non la tecno scienza, bensì l’osservazione, la partecipazione, l’ascolto, la creatività dell’incontro. Gli oggetti che si animano e che stanno fra noi e in mezzo a noi come un tavolo (In Between) e che ci danno dei confini quando ci relazioniamo con gli altri e cambiano come le relazioni. Fotografie che ci fanno gridare all’ingiustizia (donne che bruciano nelle piazze di Milano i cui corpi e traccia sono stati obliterati). Pratiche artistiche e antropologiche che con la loro curiosità, senso dell’esplorazione, apertura verso il mondo ci fanno pensare”
Il nuovo modo e mondo di configurare scenari futuri si traccia in questa mostra collettiva basata sulla necessità del cambiamento di paradigma, sull’immaginazione, memoria, identità e intelligenza creativa, attraverso l’arte come strumento espressivo della libertà di superare i confini tra finzione e realtà. Si parte dall’individuo in relazione all’ambiente, passando dalla bellezza per arrivare alla riflessione sul come abitare insieme il presente. La mostra presenta sguardi, pensieri e riconfigurazioni di studenti liberi di fare, documentare e immaginare Futuri Emergenti.